Dott.ssa Michela Pantano
Michela Pantano
Psicologa - Psicoterapeuta

Quando e perché rivolgersi a uno Psicologo

Psicologa Psicoterapeuta a Vicenza

attività psicoterapeutica con donne che hanno subito violenza.

Molte persone ritengono ancora che i problemi affettivi e relazionali non siano i “veri” problemi del mondo; ognuno dovrebbe essere in grado di affrontare da solo le diverse vicissitudini della vita, interne ed esterne.

Andare da un professionista significa ammettere di essere deboli, sconfitti, incapaci di risolvere ciò che tutti gli altri affrontano da soli.

Questo è solo uno dei tanti motivi per cui spesso si è reticenti a rivolgersi a uno Psicologo e lo si contatta solamente quando si sente di aver toccato il fondo e di non riuscire a gestire la propria quotidianità.

Tutti noi nella nostra vita attraversiamo dei momenti di estrema sofferenza, in cui i nostri punti di riferimento vengono meno o in cui ci accorgiamo che ci sono degli aspetti di noi stessi, o delle nostre dinamiche relazionali, che ci limitano e ostacolano il nostro benessere.

A volte  sentiamo di aver perso il controllo della nostra esistenza e ci sentiamo disorientati, soli.

Qualunque sia il motivo del malessere,  è estremamente importante poter contare sull’aiuto di una persona competente, che ci possa aiutare a comprendere cosa sta avvenendo dentro di noi e quali sono le modalità con cui si possono affrontare le situazioni difficili.

Andare da uno Psicologo, o meglio ancora, da uno Psicoterapeuta (ossia lo Psicologo Specializzato nella terapia clinica), non significa essere meno capaci o più malati degli altri: significa darsi l’opportunità di comprendere meglio e più rapidamente una situazione difficile e fare in modo di essere maggiormente capaci di gestire in futuro i momenti negativi.

Quando rivolgersi, allora, a uno Psicologo?

È utile andare dallo Psicologo/Psicoterapeuta quando qualcosa nella nostra vita si è inceppato; ansia, tristezza, insonnia, inappetenza,  possono essere alcuni dei segnali che ci avvertono che è utile chiedere aiuto.

Quando affrontare la quotidianità diventa sempre più difficile, o quando qualcuno ci ha lasciato e avvertiamo un insopportabile solitudine, allora consultare un professionista diventa non solo utile ma necessario. Noi diciamo terapeutico.

Non serve prendere tempo, cercare in tutti i modi di cavarsela da soli o aspettare che le situazioni si risolvano. Bisogna affrontare il momento di crisi con una persona competente che permetta di comprendere meglio cosa sta succedendo e di offrire gli strumenti per risolvere la situazione.

È bene sapere, tuttavia, che lo Psicologo non guarisce magicamente le persone: è necessaria una collaborazione continua tra terapeuta e paziente.

 È quindi preferibile iniziare un percorso di terapia prima di stare troppo male: si avranno maggiori risorse per arrivare più rapidamente a una soluzione del problema.

Durata, frequenza, e costo di un percorso psicologico

La durata e la frequenza delle sedute di un percorso psicologico o psicoterapeutico possono dipendere da molti fattori, che vanno discussi insieme nei primi colloqui preliminari: tipo di problematica portata, caratteristiche individuali, obbiettivi.

Durante il primo o i primi incontri si stabilisce qual è il tipo d’intervento più indicato e quale la frequenza più adatta.

Anche per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo dei colloqui psicologici può subire delle variazioni in base al tipo di lavoro e alla frequenza delle sedute. Durante il primo o i primi colloqui si parlerà anche della variabile dell’impegno economico da sostenere.

Esiste un tariffario delle prestazioni stabilito dall’Ordine degli Psicologi della Regione Veneto (consultabile anche via internet): si tratta di un elenco di prestazioni che lo Psicologo o Psicoterapeuta possono offrire, e indica il prezzo o tariffa minimi e massimi applicabile dal Professionista.

Le spese sostenute per le sedute psicologiche o psicoterapeutiche, purché appositamente documentate, possono essere interamente portate in detrazione al capitolo “spese mediche e sanitarie”, fino a un tetto massimo di €15.493,71 all’anno. Il terapeuta deve rilasciare apposita fattura o parcella attestante l’importo della sua tariffa, i suoi dati fiscali e quelli d’iscrizione all’Albo degli Psicologi. Dal 1 gennaio 2020, le spese sanitarie con professionisti privati sono detraibili solo se viene effettuato un pagamento tracciabile (bonifico, assegno, POS etc.)