Disturbi della gravidanza e del post partum
Dott.ssa Michela Pantano
La gravidanza e l’arrivo di un figlio comportano grandi cambiamenti sul piano fisico ed emotivo: aumento di responsabilità, emozioni contrastanti. È un periodo molto delicato perché richiede un riadattamento della vita personale, di coppia e familiare. Per tale ragione, nonostante il figlio sia amato e desiderato, questa fase porta con sé aspetti emotivi che possono essere difficili da gestire.
La consulenza psicologica durante la gravidanza svolge la funzione di accompagnare la futura mamma nel percorso di una elaborazione e accettazione del proprio cambiamento psicofisico. È importante stimolare la gestante a riflettere sui cambiamenti psicologici relativi al suo rapporto con il partner, il passaggio di ruolo da figlia a madre e più in generale con tutto l’ambiente sociale che la circonda.
A livello clinico il supporto psicologico prima del parto ha un grande valore in termini di prevenzione e consiste nel saper individuare problematiche psichiche di varia natura, da uno stato di ansia a una forma depressiva significativa.
La consulenza psicologica nel post partum assume una finalità legata alla relazione con il neonato e alla capacità di gestire le sue attività quotidiane (allattamento, nanna…).
Che cos'è un problema di salute mentale perinatale?
“Perinatale” è il periodo di tempo intorno alla gravidanza e nel primo anno della vita del bambino. La malattia mentale più comune è la depressione post parto, ma ci sono altri disturbi tra cui ansia, depressione antenatale, disturbi alimentari, Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD), psicosi puerperale, problemi di relazione madre-bambino.
Un aiuto psicologico in questo momento delicato della vita è spesso fondamentale per affrontare le difficoltà e le normali “fragilità” che esso comporta, e che potrebbero sfociare in problematiche più gravi, per la mamma e per il suo bambino.
Molte donne nella prima settimana dopo il parto si sentono tristi, piangono e sono ansiose. Si tratta di una reazione molto frequente, definita baby blues, ed è considerata normale. Il quadro clinico del baby blues, però, non dura più di due settimane. Se i disturbi si protraggono più a lungo, o iniziano più tardi, si potrebbe trattare di depressione post partum (DPP).
Diversi esperti nel campo ritengono che la DPP possa manifestarsi fino a 12 mesi dopo il parto. La depressione post partum è una condizione di cui soffrono molte donne dopo aver avuto un bambino.È un problema relativamente frequente, che colpisce all’incirca 1 donna su 10. Le neo-mamme che sospettino di essere depresse, dovrebbero chiedere aiuto il prima possibile perché i disturbi (sintomi) potrebbero peggiorare, o durare per diversi mesi, e avere un forte impatto anche sul neonato e sul resto della famiglia.
La terapia a indirizzo psicoanalitico oltre a svolgere un lavoro di supporto, permette di comprendere le cause del malessere presente, che spesso hanno a che fare con eventi della vita passati che “si riattivano” in questo momento, impedendo alla mamma di viverlo come un periodo difficile ma molto gratificante e affrontarne le difficoltà.
Nella mia esperienza, ho potuto vedere mamme “rinascere” dopo un periodo buio, e divenire in grado di vivere il rapporto con il loro bambino in tutta la sua unicità.